sabato

ANNUNCIO IMPORTANTE A TUTTI I LETTORI DI NUOVA ENERGIA

Cari lettori,
purtroppo devo comunicarvi che per diversi motivi non dipendenti dalla nostra volontà questo blog rischia la chiusura.
Vagliando diverse soluzioni per evitarlo è stato possibile trovarne una, che però richiede un minimo contributo da parte del lettore.
Non avremmo voluto che ciò si rendesse necessario ma purtroppo il costo di alcune fonti e la disponibilità di sempre meno tempo per gli aggiornamenti a causa di impegni la cui rinuncia esige un costo, ci hanno costretto a scegliere l’unica soluzione possibile.

Credetemi, è stata una scelta difficile e sofferta, ma allo stato attuale delle cose si rendeva necessaria.
La soluzione trovata è quella di produrre un giornale di almeno 20/ 30 pagine con cadenza 7/10 giorni, in cui troverete i miei articoli su argomenti come Politica Estera, Politica Interna, Storia, Cultura, Attualità, ecc.
Il giornale, inoltre, avrà una rubrica fissa di Scienze, che tratterà argomenti di Fisica, Neurobiologia, Sociologia, Biologia, ecc.

Per abbonarsi al giornale, che riceverete in Pdf, occorre versare un piccolo contributo tramite PAYPAL oppure bonifico bancario (in quest’ultimo caso occorre scrivere all’indirizzo giadamd@libero.it per ricevere l’IBAN).

Il costo dell’abbonamento è:

ABBONAMENTO TRIMESTRALE EURO 15.00

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Si prega di precisare l’indirizzo e-mail dove volete ricevere il giornale.
Il giornale è prodotto in copyright e potrà essere stampato soltanto per usi privati, ovviamente non può essere utilizzato per scopi di lucro o pubblicato su siti o su canali di social network.

Chi si abbona per un anno riceverà IN OMAGGIO IL LIBRO DI ANTONELLA RANDAZZO PREMIATO DALLA IBISKOS E INEDITO “SE IL FUTURO E’ NERO. L’AFRICA CHE NESSUNO RACCONTA” (vedi recensione sotto).

Di tanto in tanto gli abbonati riceveranno IN OMAGGIO OPUSCOLI, DISPENSE O LIBRI che trattano argomenti monografici di Storia, Cultura, Arte, ecc.

Spero tanto che molti di voi accetteranno questo minimo costo, dimostrando fiducia e sostegno per poter continuare il lavoro di ricerca e informazione che ho sempre fatto con dedizione, serietà e passione.
Quello che garantiamo è che vi daremo un prodotto di qualità, indipendente da qualsiasi condizionamento del sistema, che avrà caratteristiche uniche rispetto al panorama informativo a voi disponibile.
L’iniziativa partirà prima possibile, e gli abbonati riceveranno subito il libro in omaggio.
La home page del blog riporterà l'anteprima degli argomenti trattati dal giornale nel numero in uscita.

Grazie a tutti

Antonella Randazzo







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ABBONAMENTO ANNUALE EURO 50,00 (con in omaggio il libro “Se il futuro è nero”).

20 commenti:

Francesco ha detto...

Cara Antonella,
non so se questa decisione è diretta conseguenza del pacchetto Telecom. Sinceramente non so come possa influire l'annullazione dell'emendamento 138 riguardo le scariche P2P e la gestione dei blog indipendenti.
Personalmente posso dire he la mia "coscienziazione" é cominciata per caso, circa un anno e mezzo fa, navigando in internet.
Un poco di intuizione e molta voglia di apprendere mi hanno fatto conoscere cose che in quarant'anni avevo completamente ignorato.
Se il tuo blog fosse stato a pagamento non credo che lo avrei visitato.
Se la diretta conseguenza del pacchetto Telecom é che tutti i blog indipendenti debbano chiudere e divenire a pagamento allora possiamo dire tranquillamente che gli stegocrati hanno vinto.
Personalmente frequento ogni giorno molti blog e devo la mia informazione a essi. Se tutti divenissero a pagamento credo che dovrei pagare migliaia di euro annuali. Ed ovviamente, come la maggior parte delle persone, non posso permetterlo.
Sicuramente hai le tue ragioni. Come sicuramente hai un pubblico vasto e competente, tanto, che sono certo, anche dopo questa scelta, molti ti seguiranno.
Io ti saluto. Ti saluto con un nodo alla gola. Cio che ho appreso leggendo i tuoi articoli é stato notevole. Direi quasi determinante nella formazione della mia nuova persona e con Nuova Energia (poche volte titolo piu indovinato di questo).
Purtroppo non posso seguirti. Ed è un vero peccato che cio accada in questo momento di grandi cambiamenti. Immagino che molte altre persone avrebbero aperto la loro coscienza grazie a te, ed a chi come te porta avanti un’informazione documentata e corretta.
Grazie di tutto.
Francesco

Giuseppe ha detto...

Dear Antonella,
posso capire benissimo le difficolta' che si incontrano nel gestire un sito/blog di informazione "alternativa". Nel mio piccolo, riesco ad aggiornare il mio blog ogni 3-4 settimane e realizzare un articolo costa tempo e fatica, ma io lo faccio per hobby. Nel tuo caso, mi pare di capire, si tratta di un'attivita' piu' costante e impegnativa (lavorativa?); posso comprendere che il confine fra avere un riconoscimento remunerativo e la voglia di informare gli altri possa essere molto labile e ad un certo punto si deve prendere una decisione. Penso che i tuoi lavori siano interessanti e in tutti questi mesi ti sei guadagnata ampiamente la mia fiducia. L'abbonamento trimestrale (almeno) io lo faccio e lo consiglio a tutti.
Giuseppe, UK

Alberto ha detto...

Se la meritocrazia esistesse Antonella dovrebbe guadagnare almeno 100 volte lo stipendio di Riotta, penso che questo sia un giudizio condiviso.
Invece siamo ridotti alla "guerra tra i poveri", cosa tristissima che bisogna contrastare in tutti i modi.
Quando a suo tempo byoblu espose pubblicamente il proprio problema (economico) lo compresi e lo appoggiai come potevo, fino ad approvare, sia pure a malincuore, l'uso dei banner pubblicitari.
L'ho rivisto recentemente a Ferrara e non mi pare che abbia risolto il problema, però tiene duro.
Non so che dire, capisco ma personalmente non posso aderire, sono povero davvero!

Grazie di tutto, a partire dalla generosità ampiamente dimostrata

Alberto

Luka78 ha detto...

Ciao Antonella, leggo solo ora questo tuo post, per un pò di giorni pur se mi sono collegato con internet non sono venuto qui sul tuo blog.

Mi dispiace tanto di questa situazione, ma incomincia ad essere una costante per chi fa infomazione "alternativa".
Se ci si vende, non si hanno problemi. Ma se si ha coscienza e dignità, ecco i problemi.

Quanto prima mi abbonerò ( molto probabilmente ) all'annuale e speriamo che così possiate andare avanti.

Forza!

Luca

Stezo ha detto...

Ciao Antonella,
ho cercato di comunicare il disguido che ora vado a spiegare anche scrivendo a giadamd@libero.it ma non ho avuto risposta. In breve, ho pagato l'abbonamento annuale tramite bonifico però non ho specificato l'indirizzo email dove ricevere la rivista. C'è una soluzione a questo problema?

ESPAVO ha detto...

Se non l'hai ancora fatto scrivi all'indirizzo
giadamd@libero.it per indicare l'indirizzo mail dove vuoi ricevere il giornale.

Stezo ha detto...

Io ho comunicato il problema all'indirizzo giadamd@libero.it, ma, come ti ho già detto, non ho avuto risposta! Ho inviato per e-mail nome e indirizzo, spero che dal bonifico riescano a identificarmi. Mi puoi dare conferma di ciò?

ESPAVO ha detto...

E' strano che non sia arrivato il messaggio, altrimenti avresti avuto la risposta. Mi scuso per quest, prova a scrivere ancora, dai il nome e cognome e l'e-mail.

ESPAVO ha detto...

Se davvero qualcuno di voi non ha nemmeno 5 euro al mese da dare per sostenere l'informazione indipendente mi dispiace molto.
E' sempre una cosa spiacevole chiedere soldi ma già da alcuni mesi mi rendevo conto che scrivere gratuitamente per il blog mi risultava sempre più difficile: sia perché le fonti che consulto non sempre sono gratuite, sia perché sottraevo tempo al lavoro retribuito e i tempi non permettono molto tempo libero.
Come ho già scritto, mi sono trovata davanti ad una scelta: far pagare una piccola quota oppure chiudere il blog.
Ho scelto la prima soluzione perché mi dispiaceva molto smettere di produrre informazione indipendente e non avrei mai voluto deludere i miei lettori.
Devo dire che la maggior parte dei lettori ha compreso bene il problema e molti si stanno abbonando.
Ho cercato di mettere una quota di abbonamento mensile minima, a portata di tutte le tasche.
Credo che con 5 euro oggi non si va nemmeno a mangiare una pizza.

Ad ogni modo, sta di fatto che scrivere costa tempo e altre risorse, e non sempre lo si può fare gratuitamente. Finché l'ho potuto fare l'ho fatto, ma oggi non mi è più possibile farlo.
Credo che chi davvero apprezza il mio lavoro si abbonerà: il problema è se si da' un qualche valore all'informazione indipendente oppure no.
Spero che tanti possano continuare ad aderire e possano comprendere che fare un lavoro di giornalismo serio costa anche se l'attuale sistema non ne riconosce affatto il valore.
Ringrazio di cuore tutti quelli che già si sono abbonati e coloro che lo faranno in futuro.

Il signorx ha detto...

Carissima Antonella, io è da anni che non vado più mangiare una pizza, ma d'altronde ben comprendo la tua, e credo anche sofferta, decisione.
La mia miseria scaturisce da una vicenda (1) a dir poco kafkiana (il signor K se non altro ebbe modo di dir la sua al giudice istruttore) poiché per non sottostare alla cieca dittatura di uno "stato di diritto" che coi diritti dei cittadini Onesti ci si pulisce...... cosicché non potendo, ma soprattutto non volendo! accedere al "mercato Usuraio della giustizia", a causa delle conseguenti "Estorsioni" la mia attività (2) già da tempo in crisi, gli hanno dato il colpo di grazia! proiettandola lontanissima da qualsiasi orbita produttiva, poiché l'ingiustizia subita m'indignò così tanto che, per mantenere la mia dignità di Essere Umano, per non subire ulteriori ricatti dagli Estorsori, piuttosto che dargliela vinta ho scelto di vivere in miseria.
So bene questo atteggiamento possa apparire il paradosso dei paradossi, e che tutto mi si ritorce contro; ma se anche l'avessi voluto (mai pensato, neanche per sogno!) non avrei mai potuto pagare il "vigliacco-ricatto" che lo "Stato-Vampiro pretende. Ridicolo esempio d'un Socrate moderno? :)


(1) Trattasi del CRIMINALE modus operandi della P.A. e Processo Tributario che consente la violazione dei diritti civili primordiali (art. 24 Diritto alla difesa) poichè, davanti a un giudice ordinario, il mio caso, la lite sarebbe stata risolta in breve tempo a mio favore; semplicemente perché l'evidenza è inconfutabile!
Con spirito candidamente donchisciottiano ho, forse stupidamente, riposto le mie residue speranze... alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo ma (già passati tre anni) sono ancora in attesa della sua o meno ricevibilità.

(2) Quando, Giustamente, parli di diritto d'autore tocchi un tasto maledettamente dolente che rafforza ancora di più la tua sacrosanta richiesta di Rispetto.. all'usufrutto...
Prima che succeda ciò che successe alla mia attività. Difatti, la mia attività è, anzi, era quella di "fotografo creativo" (quindi, pari alla tua "Opera dell'ingegno creata al fine di una successiva utilizzazione i cui diritti d'uso sono soggetti a compravendita nell'ambito del mercato multimediale, come accade per tutti i soggetti creativi) ma che, ahimè, prima la globalizzazione con l'egemonia dittatoriale di siti "worldwide" con la concorrenza sleale e le royalty-free; ora con quella ancora peggiore delle agenzie microstock hanno completamente vampirizzato il mercato e (costretti a cedere i loro archivi) schiavizzato i fotografi al punto che del copyright non v'è rimasta più ombra.
E' un pò come se tu vendessi un tuo articolo a pochi euro, 3, forse 5, e poi l'acquirente te lo pubblicasse mille volte su mille testate diverse. sigh!

Grazie Antonella per gli articoli che ci hai regalato e Auguri per il successo che le tue "opere" meritano.

I lettori capiranno... si iscriveranno; anch'io... se il tempo mi sarà favorevole.

Cordialmente


Aldo

Anonimo ha detto...

Io ti saluto. Ti saluto con un nodo alla gola. Cio che ho appreso leggendo i tuoi articoli é stato notevole. Direi quasi determinante nella formazione della mia nuova persona e con Nuova Energia (poche volte titolo piu indovinato di questo).
Purtroppo non posso seguirti. Ed è un vero peccato che cio accada in questo momento di grandi cambiamenti. Immagino che molte altre persone avrebbero aperto la loro coscienza grazie a te, ed a chi come te porta avanti un’informazione documentata e corretta.
Grazie di tutto.

(Ho fatto copia|incolla le ultime parole di Francesco perche ne sono anche mie).Grazie 1000 è stato davvero un piacere seguirti ma senza un lavoro come tanti in questi giorni...davvero un peccato.Auguri per il nuovo formatto.

ESPAVO ha detto...

Quello che scrivi è struggente, ma non tanto il fatto che ritieni impossibile poter continuare a leggere scritti che ritieni di valore, quanto il senso di rassegnazione che traspare dal tuo pensiero.
La scelta di spendere 5 euro al mese per abbonarsi al giornale ovviamente è relativamente importante: la cosa più importante è utilizzare la consapevolezza per produrre un pensiero capace di generare effetti.
La nostra cultura, che è basata sul senso di impotenza dell’individuo purtroppo ci fa credere di essere incapaci di utilizzare le nostre risorse per produrre gli effetti che desideriamo.
So che sto toccando un argomento troppo complesso per essere trattato in questa sede e che tratterò più volte nel giornale.
Chi decidesse di non abbonarsi può approfondire leggendo il libro di Joe Dispenza “evolvi il tuo cervello” (macro edizioni).
Un amichevole saluto a tutti!

Anonimo ha detto...

Cara Antonella si tratta di essere coerente,non potere spendere dei soldi x un blog di informazione valide vuole dire troverne dei altri, come sai nella rede ancora ne abbiamo delle fonti alternative e ogni uno sa dove la scarpa è piu stretta cosi da non essere passivo o rasegnato come dicevi ma coerente con il portafoglio.Saluti

ESPAVO ha detto...

Certo, si era capito qual era il problema.
Il mio discorso era molto in generale, perché credo che ci sia per tutti un margine di miglioramento. Auguro a tutti quelli che mi hanno scritto di non avere nemmeno 5 euro da dare all'informazione indipendente di avere un futuro migliore, a prescindere ovviamente dalla scelta relativa all'abbonamento.

Alberto ha detto...

Antonella,
potrei ritenermi punzecchiato da questa tua ultima risposta, ma non mi va di replicare, del resto non puoi sapere cosa c'è veramente dietro ogni situazione personale ed ogni comportamento, per giudicarne la coerenza o meno.
Dammi retta, vai per la tua strada e finiamo qui questo commentario.
Con affetto sincero
Alberto

ESPAVO ha detto...

Augurare un futuro migliore a tutti non significa affatto "punzecchiare" qualcuno.
Non sono abituata a "punzecchiare" e a giudicare proprio nessuno e mi dispiace se qualcuno si è sentito giudicato.
Soltanto noi stessi possiamo essere giudici di noi stessi.
E' chiaro che i commenti proseguiranno fino a quando ci saranno lettori che scriveranno, e se tu, caro Alberto, vuoi vederci significati che non ci sono oppure ti senti tirato in ballo quando proprio non lo sei, credo che siano problemi tuoi e non nostri.

Alberto ha detto...

Carissima Antonella,
mi sono espresso male, lo vedo rileggendomi, ma speravo di essere capito lo stesso. Anche tu però con:
"tutti quelli che mi hanno scritto di non avere nemmeno 5 euro da dare all'informazione indipendente" mi pare che potessi essere interpretata come forse non intendevi. Io sono uno di quelli ai quali ti riferisci esplicitamente. Non ti sto a esemplificare fatti miei a sostegno della mia presa di posizione, ma ho la presunzione di capire e approvare la tua decisione, così come vedo che rifletterci intorno più di tanto non giova a nessuno, come già anticipavo in un commento precedente.
Perciò ti saluto, sperando non sia un addio, con grande e immutato affetto.
Alberto

ESPAVO ha detto...

Carissimo Alberto,
come tu stesso hai detto, io non posso certo conoscere la situazione di ogni persona e dunque non sarebbe certo giusto giudicare.
Ho creduto a coloro che mi hanno scritto dicendo di non essere in grado di abbonarsi perché nessuno era tenuto a giustificarsi se non si abbonava dato che seguire un blog non obbliga in alcun modo nessuno.
Dunque, non avevo alcun motivo di dubitare della sincerità tua o di altri.
Tuttavia, non sono nemmeno così ingenua da ritenere che quelli che si sono abbonati sono tutti più ricchi di quelli che hanno scelto diversamente. E' ovvio che ci sono anche altri motivi che fanno scegliere di spendere soldi (seppure pochi) per una cosa piuttosto che per un'altra. E' altrettanto ovvio che non tutti quelli che non si sono ancora abbonati non lo hanno fatto per motivi di soldi.
Dunque, io per carattere mi astengo sempre dal dare giudizi, ma la logica mi fa ritenere che esistano diverse categorie di persone: quelle che magari si abbonano anche se hanno pochi soldi perché ci tengono all'informazione indipendente, quelli che pensano che l'informazione su Internet debba essere sempre gratuita e non si abbonano anche se potrebbero, quelli che non hanno problemi di soldi e dunque possono senza molti problemi abbonarsi, quelli che invece hanno la situazione opposta. Soltanto voi potete sapere qual è la vostra situazione e non io.
Io mi limito a sostenere la mia idea: che l'informazione indipendente deve essere sostenuta oggi più che mai. Se potete fatelo e ne avrete molti vantaggi, se non potete è ovvio che mi dispiace ma non per questo giudico o condanno qualcuno.
Penso che 5 euro al mese non siano una cifra tale da escludere molte persone, ma se qualcuno dice di non poter usufruire nemmeno di una tale cifra non ho motivo di dubitare.

ESPAVO ha detto...

... Ma forse dubiterei se vi vedessi guidare una Ferrari!
;c)

Ad ogni modo, mi è venuto spontaneo augurare di migliorare la propria situazione a chi mi ha scritto di non avere nemmeno 5 euro al mese per l'informazione indipendente, e in questo non c'era alcun giudizio.

accattone ha detto...

purtroppo io anche rientro nell'annovero dei non pago. cinema, pizza..sauna, tutto costa. giusto e bello! per questo mi sono ritirato con altri accattoni per protesta in una casa occupata, tra la francia e la germania però mi piaceva quando andavo in citta´ a trovare amici poter leggere i tuoi articoli. ma forse anche questo non faceva altro che parte di uno dei tanti intertainment (allora offerto, oggi venduto), di cui per scelta di vita faccio a fatica ma volentieri a meno.